SULLA NECESSITÀ DI VERBALIZZAZIONE DEI CRITERI DI VERIFICA DEI CODICI NEL CONCORSO PER L’ACCESSO IN MAGISTRATURA

foto_GU_concorsiSULLA NECESSITÀ DI VERBALIZZAZIONE DEI CRITERI DI VERIFICA DEI CODICI NEL CONCORSO PER L’ACCESSO IN MAGISTRATURA

(T.A.R. Lazio, Sez. I, 21/03/2011, n. 2410, annullata da Cons. Stato, Sez. IV, 26/08/2015, n. 3990 per vizio di extrapetizione).

Nel concorso per l’accesso alla magistratura ordinaria, l’individuazione dei codici da ritenersi ammissibili, non ammissibili e ammissibili previa eliminazione dei relativi indici, va effettuata dalla Commissione esaminatrice nel suo complesso, cui deve seguire la verbalizzazione delle relative deliberazioni; pertanto, è illegittima la procedura d’individuazione dei codici, qualora sia contenuta in un elenco privo dei caratteri di ufficialità, elaborato da alcuni membri della Commissione e sottoposto, nel corso di una riunione informale, al vaglio degli altri componenti, senza che si sia proceduto alla formale verbalizzazione delle operazioni di valutazione e di approvazione di siffatto elenco da parte della Commissione, in quanto l’assenza di procedimentalizzazione di tale fase deliberativa non consente alcuna certezza circa i criteri seguiti nel corso delle operazioni di verifica dei codici, a garanzia della legittimità del procedimento.